sabato 4 ottobre 2008

Il mutuo

Oggi un amico mi ha chiesto consiglio su un mutuo tasso variabile  rata costante sottoscritto nel 2003. La prima risposta è stata quella di tranquillizzarlo: "pagherai sempre la stessa cifra mensile ma per molti più anni di quelli previsti". Poi mi è sorta spontanea una domanda? "Chi è quell'incapace che ti ha consigliato nel 2003 con tassi di poco superiori al 2% un tasso variabile?. Pensava che l'Italia e l'Europa sarebbero diventati il Giappone, con tassi praticamente vicino allo 0% da anni?"

Purtroppo siamo al solito problema un po' d'incompetenza un po' l'approccio commerciale, ovviamente è più facile vendere (si un mutuo si vende e porta soldi per la banca e compensi per il consulente) qualcosa che costa meno, ed il mutuo a tasso variabile costa sempre meno di quello a tasso fisso. Questo ovviamente all'inizio, ma poi occorre vedere come si muovono i tassi. Comunque in linea di massima per i lavoratori dipendenti consiglio quasi sempre un mutuo a tasso fisso, in questo modo la rata è definita. Quindi se te la puoi permettere puoi permetterti quel tipo di mutuo e relativa casa. In caso contrario cerca altro visto che al contrario di un libero professionista non puoi alzare la tua parcella come ad un medico o un avvocato. L'unico caso in cui forse consiglierei a tutti di puntare sul tasso variabile è proprio quello attuale,  penso che se supereremo questa crisi i tassi potranno solo scendere, lo faranno prima quelli ufficiali decisi dalla banca centrale e poi quelli legati alla liquidità del sistema come l'EURIBOR. Per il resto diffidate di venditori immobiliari: 4 anni fa cercavo casa ne ho sentito più di uno consigliare a me o ad altri compratori di fare il tasso variabile e questo sempre per il solito motivo, con una rata più bassa è più facile vendere la casa. La cosa che più mi faceva ridere è che la loro giustificazione era spesso la stessa: " il mutuo a tasso variabile che può stipulare con il nostro istituto bancario di fiducia può essere chiuso in qualsiasi momento senza nessuna spesa -quindi- se i tassi si alzano lo chiudete". Sì ma provate a chiudere ora un mutuo a tasso variabile e ad aprirne uno a tasso fisso pagherete un tasso più che doppio rispetto a quello che avreste potuto concludere direttamente a tasso fisso magari 4 anni fa.  Ma come fanno a dire queste baggianate?

2 commenti:

enricodesimone ha detto...

Al Circolo De Amicis ieri il Dr. Mazzotta, a riguardo della situazione bancaria ed economica, ha attribuito - tra l' altro - alla ignoranza delle Istituzioni il terremoto in atto. Avrei voluto chiedergli come mai - dal momento che ben un anno prima c'era stato un forte segnale proveniente dal fallimento di quella importante banca inglese con i quotidiani che recavano la foto dei risparmiatori in fila per ritirare - non si siano aperti gli occhi per risalire alle cause prima della esplosione con l'improvvisa conferenza stampa di Bush con Obama e Samuelson. enricodesimone@fastwebnet.it

enricodesimone ha detto...

La borsa batte cassa ai governi: per un giorno ringrazia e in quello dopo c'e' la presa dei benefici